Al 2015 la più giovane velista ad aver completato la circumnavigazione del globo in solitaria.
Laura Dekker è nata il 20 settembre 1995 su una barca nel porto di Whangarei, in Nuova Zelanda, in quanto i suoi genitori, esperti marinai, erano in quel momento impegnati in un viaggio attraverso l’oceano Indiano e il Pacifico.
Suo padre, Dick Dekker, è olandese e sua madre, Babs Müller, è tedesca, il che ha conferito alla figlia tre cittadinanze, le due dei genitori per ius sanguinis e quella neozelandese per ius soli.
Laura Dekker è al 2015 la più giovane velista ad aver completato la circumnavigazione del globo in solitaria.
Complice la decisione dei genitori di non interrompere il viaggio nonostante la sua nascita, Laura ha trascorso i primi quattro anni di vita in viaggio per mare prima di stabilirsi a Wijk bij Duurstede, luogo d’origine del padre Dick e residenza della famiglia.
A sei anni la Dekker ha ricevuto come dono di compleanno la sua prima barca, modello Optimist, con la quale ha iniziato a navigare, apprendendo le tecniche di navigazione praticamente da autodidatta.
In seguito, per il suo decimo compleanno, le hanno regalato un natante più grande, modello Hurley 700, che lei ha battezzato Guppy. Laura ha usato quest’ultima barca per effettuare lunghe navigazioni in solitaria, durante le vacanze da scuola, nel Wattenmeer e nel Mare del Nord.
Nel maggio 2009 ha compiuto una traversata in solitaria da Maurik, porto fluviale nei pressi di Wijk bij Duurstede, fino a Lowestoft nel Regno Unito, dove è stata fermata dalle autorità locali che, preoccupate per la sua incolumità, hanno contattato il padre chiedendogli di riaccompagnarla al ritorno.
Il progetto del giro del mondo
Nell’agosto 2009 Laura ha annunciato, in un’intervista al giornale olandese Algemeen Dagblad, di progettare un giro del mondo in solitaria della durata stimata di due anni. Se tale tentativo fosse andato a buon fine, Laura sarebbe divenuta la persona più giovane a compiere una simile impresa, battendo il record dell’inglese Michael Perham, che la completò a 17 anni (il record stabilito nel 2010 da Jessica Watson non è stato riconosciuto).
Il padre, con cui vive dopo la separazione dei genitori, la supportò. La madre, inizialmente contraria, ha poi accettato. Laura progettò quindi di partire a bordo del suo Hurley 700, chiamato Guppy, equipaggiato con GPS e ausili di navigazione opportuni per compiere l’impresa.
Il viaggio doveva procedere in direzione est, partendo dai Paesi Bassi e attraverso il Mediterraneo passare il Canale di Suez, il Golfo di Aden e le coste della Somalia, o, in caso di rischio pirateria, circumnavigare l’Africa.
Subito dopo avrebbe attraversato l’oceano Pacifico, per poi passare il Canale di Panama e attraversare l’Atlantico. Per adempiere gli obblighi scolastici la Wereldschool, un istituto specializzato in istruzione per corrispondenza, avrebbe fornito materiale per studio autonomo.
Il viiaggio di Laura
Laura Dekker sarebbe stata altresì seguita da un team di supporto, per aiutarla in caso di passaggi difficili come il Canale di Panama. Il sistema di rintracciamentoIridium, installato sulla barca, avrebbe poi consentito di tracciare il viaggio passo a passo.
Fonte articolo: nauticareport.it