La campionessa mondiale di atletica parla del clima di razzismo che si respira in Italia: “Il razzismo è figlio dell’ignoranza e della paura: chi è al potere vuole alimentarle”
Fiona May è uno dei volti simbolo della’atletica italiana ed internazionale: due volte campionessa mondiale di salto in lungo, tuttora record italiano e due argenti alle Olimpiadi di Atlanta e Sidney 2 medaglie d’oro nel 1995 a Goteborg e nel 2001 a Edmonton, oltre a medaglia di bronzo nel 1997 ad Atene. La May, oltre al mondo sportivo, ha avuto anche esperienza in quello dello spettacolo, cimentandosi come attrice e poi nel ballo.
Insomma, una donna eclettica che si è raccontata in una video-intervista a La Stampa, parlando del nuovo spettacolo teatrale di cui è protagonista (“Maratona di New York”) e riflettendo anche sul tema razzismo.
Una volta mi dissero, Fiona tu hai quattro difetti: sei donna, sei intelligente, sei bella e sei nera. Io ho ringraziato, me lo sono stampato in testa e ho detto: “Vai avanti”.
Fiona May ha le idee ben chiare su quale sia la causa scatenante del razzismo.
Io non voglio perdere energie a discutere con chi è ignorante o non vuole capire. Penso che alla base di tutto ci sia la paura. Il razzismo è figlio della paura. Paura di percepire qualcosa che non conosci, paura di accettare. Ed è colpa di qualcuno che ha fatto passare l’idea che chi arriva in questo Paese lo faccia per rubare qualcosa agli italiani.
Parlando delle condizioni attuali e del clima che si respira in Italia, la campionessa mondiale di salto in lungo afferma:
In questo momento la paura è al massimo. E chi è al potere, in posizioni importanti, influisce sulla gente per non far passare questa paura. Noi dovremmo prendere coraggio e dire “basta, non è così”. Abbiamo solo una vita, abbiamo solo una Terra.
Fonte articolo: huffingtonpost.it